Collecchio
Descrizione
Le più antiche tracce umane rinvenute nella zona risalgono al Paleolitico, ma i primi insediamenti sorsero probabilmente durante l'età del bronzo, quando i Terramaricoli edificarono due villaggi palafitticoli[8] al Torrazzo di Madregolo e sul Poggio di Collecchio. In epoca romana si sviluppò, forse nella zona del Poggio, il centro di Sustrina o Sustizia,[8] importante per la collocazione lungo la prosecuzione della Via Aemilia Scauri che, passando per Forum Novum, univa Parma a Luni; l'insediamento, rivale della vicina città di Parma, fu raso al suolo nel 27 a.C. per volere dell'imperatore Ottaviano Augusto.
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nella zona i Longobardi fondarono alcuni piccoli centri abitati, come testimoniato dal rinvenimento di alcune sepolture.
Già in epoca altomedievale la vicinanza con la via Francigena, percorsa dai pellegrini diretti dal Nord Europa alla città di Roma, favorì l'edificazione della pieve di San Martino a Mecritulus e di quella di San Prospero a Colliculum (col significato di "piccolo colle"), oltre alla costruzione di numerosi xenodochi per viandanti.
Tuttavia, il primo documento che attesti l'esistenza di un nucleo abitato risale al 929, quando il territorio dipendeva direttamente dall'autorità episcopale di Parma; nel 995 il vescovo Sigefredo II donò al Capitolo della Cattedrale di Parma la curte di "Coliclo", insieme a numerose altre del Parmense.