Casola Valsenio
Descrizione
L'alta valle del Senio risulta abitata sin da epoche molto antiche: sono stati rinvenuti resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti etruschi, gallici e romani. Nell'anno Mille, a tre km a nord dell'attuale centro abitato, viene fondata l'abbazia benedettina di Valsenio, dalla quale partì una vasta opera di bonifica agraria che ebbe come esito l'aumento dei terreni coltivati e l'introduzione della coltivazione del castagno. La prima memoria della località di Casola risale all'anno 1126, quando papa Onorio II concesse il Castrum Casulae alla Chiesa imolese. La fortificazione si trovava sulla collina soprastante l'attuale centro abitato.
Nel giugno 1216 i faentini distrussero i castra di Casola e Montefortino, costringendo gli abitanti a trasferirsi più a valle e a fondare un nuovo centro abitato. Originaria dell'alta valle del Senio è la famiglia Pagani, dalla quale discende quel Maghinardo (ante 1243-1302), citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia come "il lioncel dal nido bianco, che muta parte da la state al verno". Maghinardo ebbe un ruolo importante nelle vicende politiche e militari della Romagna del XIII secolo.