Carpaneto Piacentino
Descrizione
Le origini del borgo sembrerebbero risalire all'epoca romana, periodo al quale sono stati ascritti diversi ritrovamenti archeologici in varie località del territorio tra cui sepolture, lastricati, oggetti in ceramica; il ritrovamento più significativo, avvenuto nella frazione di Badagnano, è un dolio che è conservato presso l'antiquarium di Veleia. Oltre a tutto ciò sono state rinvenute anche alcune tracce di centuriazione.
La prima citazione di Carpaneto risale ad un atto del 25 settembre 758 in cui un bosco composto in gran parte da carpini passa di mano tra alcuni nobili di origine longobarda; successivamente la zona è citata in un testamento olografo redatto il 7 luglio 801 e conservato presso l'archivio capitolare del duomo di Piacenza che indica che la pieve dei Santi Fermo e Rustico era localizzata a "Ponziano", toponimo di origine romana. Infine, un terzo documento, un rogito risalente al novembre dell'815, cita la vendita al vescovo di Piacenza Podone di un altro terreno boscato situato in loco ubi dicitur Carpenetus da parte di un certo Gastaldo del fu Gautperto.
Nel 1090 Carpaneto venne distrutto dalla fazione dei populares, all'epoca schierati in favore del papato. All'epoca era probabilmente già presente nel centro del paese una fortezza, costruita per volere della famiglia Malaspina, che nel 1180 venne ceduta ai canonici della basilica cittadina di Sant'Antonino. A quel periodo risale una pergamena del 1193 conservata all'interno dell'archivio parrocchiale che elenca i beni appartenenti alla pieve di Carpaneto.