Brisighella
Descrizione
Le origini del borgo risalgono alla fine del Duecento, quando il condottiero Maghinardo Pagani edificò, su uno dei tre scogli di selenite, quella che divenne la roccaforte più importante della valle del Lamone. Nel 1310 Francesco Manfredi, primo signore di Faenza, eresse su un altro spuntone di roccia la rocca di Brisighella. Essa venne rimaneggiata da un suo discendente, Astorgio, intorno alla metà del Quattrocento, infine fu completata dai Veneziani nel 1508 con la torre più alta, raccordata alla cinta di mura. Diversi fattori concorsero a favorire una crescita progressiva del centro abitato: la posizione lungo la strada di fondovalle del Lamone, propizia ai commerci; la presenza di ben due fortificazioni (la rocca e la torre); l'abbondanza di gesso, prezioso materiale da costruzione e merce di scambio. Brisighella fu possesso diretto del Papa tra il 1356 ed il 1376, dopodiché ritornò sotto il dominio dei Manfredi. I brisighellesi furono sempre fedele ai Manfredi, che ricambiarono elevando la cittadina a capoluogo della valle del Lamone nel 1411.
Negli anni 1457-66, Astorgio II Manfredi fece cingere la città da una cinta muraria dotata di tre porte: Porta Gabalo verso est, Porta Bonfante ad ovest, e Porta delle Cannelle (poi detta Fiorentina) a sud. L’attuale piazza del Monte fu destinata al mercato del mercoledì, mentre piazza Marconi assunse il ruolo di centro della vita civile. Nel 1459 fu costruito il Palazzo della Comunità, sede del governo locale.