
Sant'Angelo dei Lombardi
Descrizione
Il paese, costruito dai Longobardi, acquisì importanza durante il dominio angioino nel XIII secolo, con l'acquisizione di grandi poteri della sua abbazia. Nei secoli successivi il feudo passò ai Lombardi che ne hanno tutt'ora la proprietà. Particolare prestigio, Sant'Angelo godette nel 1432. Nel 1706 venne costituita la diocesi. Nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla giurisdizione del regio consolato di commercio di Ariano, nell'ambito della provincia di Principato Ultra.[4] Nell'800 il popolo partecipò ai moti risorgimentali, e il centro fu sede di confraternite carbonare.
Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, Sant'Angelo dei Lombardi fu uno dei comuni della Campania destinati dalle autorità fasciste ad accogliere profughi ebrei in internamento civile. Gli internati furono liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943.
Sant'Angelo fu uno dei paesi più colpiti dal terremoto dell'Irpinia del 1980. Definita la capitale del terremoto, fu il paese in cui si registrò il maggior numero di vittime, 482. Quattro i luoghi "simbolo": l'Ospedale con il crollo di un'intera ala, il palazzo Japicca, che ospitava 25 famiglie, al cui piano terra era presente un locale (Bar Corrado), punto di ritrovo degli sportivi che al momento della prima scossa delle 19:34 stavano assistendo in massa ad un incontro di calcio trasmesso in TV, il circolo ricreativo presso cui, tra gli altri, ha trovato la morte il giovane sindaco Guglielmo Castellano e il Convento di Santa Maria delle Grazie, dimora delle suore che ospitava una trentina di orfanelli.