
San Vitaliano
Descrizione
Anticamente la contrada apparteneva a quell'Opicia abitata dagli Ausoni Osci ed Opici conosciuti già 1750 anni prima di Cristo, da Enotri e altri Greci che successivamente edificarono Napoli e Cuma. I Greci di Cuma raggiungevano Nola passando per quella strada che fu prima la via Adrianea, poi Strada regia e in epoca a noi prossima, la via Nazionale delle Puglie, passando proprio per San Vitaliano.
Su questa antica strada nasceranno le contrade Licinianum, Pomilianum, Cisternae, Brixianum, Marianellae, Marilianum e Palmula, prima cellula del Casale di San Vitaliano. La storia del comune di San Vitaliano è legata a quella di Marigliano, di cui era un casale, e delle varie compravendite di cui fu soggetto il feudo mariglianese e degli attigui casali. Da atti redatti presso il Monastero Verginiano, si trova, nel 1275, un tale De Angerio abitante nel Casale di San Vitagliano, nelle pertinenze di Marigliano.
Dunque il Casale di San Vitaliano con quello di Frascatoli hanno sempre fatto parte del feudo di Marigliano e ne hanno seguite le vicende fino al 1806, quando con la soppressione del feudalesimo da parte di Giuseppe Bonaparte, cominciarono le rivendicazioni dei Comuni per i beni feudali e, dopo Marigliano, Cisterna e Brusciano, anche il comune di San Vitagliano, nel 1809, chiese la reintegra dei propri fondi.