
San Felice a Cancello
Descrizione
La zona era abitata già in epoca remota come dimostrano resti architettonici di un tempio di epoca Sannita; nei pressi si suppone fosse stanziata la base militare del console Marco Claudio Marcello durante la seconda guerra punica (la piazza principale della frazione Cancello si chiama ancora oggi "Castra Marcelli",dal latino accampamento di Marcello).
I primi insediamenti stabili in epoca più recente risalgono al X secolo d.C. quando si formò un primo nucleo abitato intorno ad una cappella intitolata a San Felice. Per secoli le popolazioni della zona rimasero alle dipendenze dell'antico feudo di Arienzo. Nel 1269 passava ai Pandoni a cui subentrarono i Reburco e avvicendandosi l'uno all'altro ai Boffa, agli Stendardo, ai Montaldo, fino ai Carafa 1791, quando i sei casali che si erano sviluppati nella zona riuscirono ad ottenere l'indipendenza comunale con il nome di “Sei Casali di Arienzo”. Il nome originario fu mutato una prima volta con un decreto regio il 14 dicembre 1824 in “San Felice”. La costruzione della ferrovia Napoli-Caserta fu ultimata intorno al 1840. Dopo l'Unità d'Italia, il nome del comune fu di nuovo cambiato nell'attuale San Felice a Cancello.
Nel 1927, con la soppressione della provincia di Terra di Lavoro, passò alla provincia di Napoli. L'anno successivo, in ottemperanza alla legge che decretava la fusione di comuni limitrofi di piccole dimensioni, San Felice a Cancello perse la sua autonomia con la fusione con Arienzo nel comune di Arienzo-San Felice, fino alla ricostituzione del comune avvenuta nel 1948.