
Poggiomarino
Descrizione
Gli indigeni dell'attuale territorio di Poggiomarino furono i Sarrasti. I primi insediamenti risalgono alla media età del Bronzo (circa 1350 a.C.) fino agli inizi del VI secolo a.C., come testimoniato dai ritrovamenti straordinari venuti alla luce accidentalmente nel 2000, nell'attuale località di Longola, durante i lavori per la costruzione del depuratore del medio-Sarno. Il villaggio più antico risale al Bronzo medio avanzato ed era costruito su una rete di isolotti artificiali, delimitati da robusti tronchi di quercia piantati nel fondale acquitrinoso, in modo da consolidarli. Gli isolotti erano circondati da canali artificiali navigabili che avevano le sponde rafforzate da pali e tavole di legno di quercia. I Sarrasti si spostavano grazie all'utilizzo di imbarcazioni lunghe e strette: è stata individuata una darsena con almeno due piroghe ancora attraccate a pali.
La storia moderna della città è legata in modo indissolubile a quella di Striano, suo antico capoluogo. L'origine dell'abitato si deve alla costruzione, verso la fine del XVI secolo, del "Canale Conte di Sarno", un'opera di ingegneria idraulica, voluta dal nobile Muzio Tuttavilla, all'epoca conte di Sarno. Nel 1553 il conte acquistò il feudo di Torre Annunziata e decise di portarvi le acque del fiume Sarno, per alimentare i mulini del luogo. I lavori iniziarono nel 1592 e gli operai impegnati nella costruzione crearono delle abitazioni, precarie dapprima, più stabili in seguito, intorno a una taverna, la "Taverna Penta", che diede il nome alla borgata. Durante l'eruzione del Vesuvio del 1631, le popolazioni vesuviane furono costrette a trasferirsi in un territorio più sicuro, contribuendo così alla crescita demografica del nuovo villaggio. Nel 1726 l'osteria era circondata da poche case e una cappella dedicata a sant'Antonio di Padova, sotto la giurisdizione del parroco della chiesa matrice di San Giovanni Battista di Striano.