
Pioppi
Descrizione
Nell'antichità, alla foce del fiume Mortella, poco più a ponente dell'attuale abitato, esisteva un approdo naturale anche per navi di grosso carico. Sicuramente l'origine di Pioppi è riconducibile e strettamente legata alla storia di Velia: la conformazione geografica del golfo velino, in particolare la baia su cui insiste Velia, tra Punta Sernicola o Torre la Punta e Capo Palinuro, che vede, in ordine, Pioppi, Casal Velino, Velia, Pisciotta, Palinuro, i ritrovamenti e i numerosi riferimenti, le citazioni e le testimonianze storiche di vari autori al riguardo, attestano che Pioppi faceva parte del territorio della χώρα di Velia.
Infatti Strabone, in Geografia, riporta testualmente nel Libro VI 1-3:
Navigando da Posidonia subito fuori dal golfo, si raggiunge l'isola di Leucosia… dirimpetto all'isola sorge il promontorio antistante alle Sirenusse, che forma il golfo di Posidonia. Doppiando il promontorio si presenta contiguo, un altro golfo in cui c'è una città chiamata Hyele dai Focei che l'avevano fondata, ma che altri chiamarono Ele dal nome di una fontana. Oggi si chiama Elea; da essa nacquero Parmenide e Zenone, filosofi pitagorici. … Dopo Elea c'è il Promontorio di Palinuro. Di fronte al territorio di Elea ci sono le due isole Enotridi, che hanno ciascuna un ormeggio.
Quindi, circa i limiti del territorio verso sud, lungo la costa, Strabone fa terminare il Sinus Pestanus a Punta Licosa, da dove inizia un altro golfo, che potremmo chiamare il Sinus Velinus, che esplicitamente si chiude con il Capo Palinuro.
Plinio nella sua Naturalis Historia, Libro III, riporta anche il nome dei due porticcioli delle Enotridi: … davanti al golfo di Paestum è Licosa, detta così dal nome di una Sirena che vi fu sepolta, di fronte a Velia sono Pontia e Isacia, dette entrambe con un unico nome "Enotridi".