Napoli - Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania
La Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, organo periferico di livello dirigenziale non generale del Ministero della Cultura (MiC), trae origine dalla Soprintendenza Archivistica per le Province Napoletane, istituita a Napoli dalla legge 22 dicembre 1939, n. 2006, con il compito di esercitare la vigilanza sugli archivi degli enti pubblici non statali e sugli archivi privati di notevole interesse storico esistenti nel Mezzogiorno d’Italia. A seguito del DPR n. 1409 del 30 settembre 1963, nel quadro della nuova organizzazione regionale delle Soprintendenze archivistiche, in luogo di quelle già esistenti, che corrispondevano ai territori degli antichi Stati preunitari, la circoscrizione della Soprintendenza per le Province Napoletane, che abbracciava le province di Napoli, Avellino, Benevento, Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Salerno, L’Aquila, Campobasso, Chieti, Pescara, Teramo, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Potenza e Matera, fu ridotta al territorio campano e la denominazione dell’Istituto venne modificata in Soprintendenza Archivistica per la Campania. I compiti della Soprintendenza sono definiti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 22 gen. 2004, n. 42 e successivi aggiornamenti) e dal regolamento di organizzazione del Ministero (DPCM 2 dicembre 2019, n. 169) Il D.M. n. 44 del 23 gennaio 2016 ha conferito all’Istituto anche le funzioni in materia libraria.
