Napoli - Fondazione Trianon Viviani
Il Trianon Viviani, conosciuto come il teatro della Canzone napoletana, è gestito dall’omonima fondazione a totale partecipazione pubblica. Situato nel cuore del centro storico di Napoli, nel quartiere di Forcella — area riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’UNESCO — il teatro fu inaugurato l’8 novembre 1911 da Vincenzo Scarpetta, che debuttò nel ruolo di Felice Sciosciammocca nella celebre commedia paterna Miseria e Nobiltà.
La struttura del Trianon Viviani è un elegante teatro all’italiana con una capienza di 530 posti, distribuiti tra platea, galleria, tre ordini di palchi e loggione. Al suo interno custodisce un patrimonio archeologico straordinario: durante i lavori di restauro effettuati tra il 2000 e il 2002, è riemersa — a ridosso della platea — la torre della Sirena (IV-III secolo a.C.), l’unica superstite della cinta muraria magnogreca di Neapolis.
Questo autentico gioiello teatrale ha attraversato oltre un secolo di storia artistica e culturale, ospitando tutte le grandi dinastie del teatro napoletano: Scarpetta, De Filippo, Viviani, Taranto, oltre a leggende intramontabili come Totò ed Elvira Donnarumma.
Il teatro deve il suo nome attuale al grande commediografo Raffaele Viviani, a cui è stato ufficialmente dedicato nel 2006. Dopo un periodo di crisi in cui ha rischiato la chiusura, il Trianon è rinato nel 2016 grazie all’intervento decisivo della Regione Campania. Oggi la Fondazione che lo gestisce è a totale partecipazione pubblica, composta dalla Regione Campania (80,40%) e dalla Città Metropolitana di Napoli (19,60%).
Dal 2020, sotto la direzione artistica di Marisa Laurito, il Trianon si propone come un ponte tra tradizione e contemporaneità. La sua programmazione abbraccia un ampio spettro di proposte: dalla canzone napoletana classica al teatro musicale, dai concerti internazionali alle rassegne culturali come Pietre miliari, che intreccia letteratura e musica.
La missione del teatro è quella di essere un luogo vivo di animazione culturale e sociale, capace di valorizzare il patrimonio napoletano tradizionale senza rinunciare ai nuovi linguaggi artistici. In questo modo, il Trianon Viviani si afferma come un polo produttivo e un riferimento turistico-culturale nel panorama teatrale nazionale.
