
Giugliano in Campania
Descrizione
Il territorio giuglianese fu abitato sin dall'età del ferro dalle tribù, definite dagli storici romani, italiche. Tra il V e il IV secolo a.C. vi si stanziarono gli Osci, i quali fondarono, tra le molte città, Atella e Liternum (situata sulle sponde del lago Patria), fiorenti sotto il dominio di Roma. L'area è quella della Liburia - Terra di Lavoro, la parte più fertile della Campania felix.
Il grande numero di reperti archeologici attesta la presenza di insediamenti romani. Ma la tradizione vuole che un nucleo di Cumani, rifugiatosi nelle campagne giuglianesi nel 421 a.C., chiamò Leirianum la zona, per un'estesa fioritura di gigli, e quindi Lilianum. Lo stemma della città, nelle rappresentazioni antiche, è accompagnato dalla scritta “Cumana posteritas”
Il toponimo di Giugliano, secondo un'altra tesi, invece, deriverebbe dall'antroponimo latino Julius perché in questi luoghi ci sarebbe stata una villa di Giulio Cesare, presso la quale gli abitanti avrebbero poi costruito un villaggio (Iulianum). A Giugliano, lungo il corso della via Consolare Campana, sorgeva una località ritenuta molto antica[9] denominata San Cesario (San Cesareo o Cesario, diacono e martire ha sostituito e cristianizzato il culto di Giulio Cesare).
La zona attorno al lago Patria era abitata già in epoca preistorica e successivamente da popolazioni di stirpe osca che vi crearono un insediamento. La colonia fu ampliata dai romani nel 194 a.C. con la fondazione di Liternum che venne assegnata a dei veterani della seconda guerra punica, appartenenti all'esercito di Publio Cornelio Scipione l'Africano che qui si rifugiò esule, in una villa fortificata, e vi morì nel 183 a.C.. Liternum vide il massimo sviluppo in epoca augustea, soprattutto tra la fine del I ed il II secolo d.C. grazie alla costruzione della via Domitiana che ne favorì il collegamento con le altre colonie. A partire dalla tarda età imperiale subì un progressivo abbandono. Dopo il IV secolo, a seguito di alluvioni e alcune invasioni barbariche la popolazione superstite migrò verso l'attuale centro storico di Giugliano.