Ercolano - Parco archeologico
La città romana di Ercolano, distrutta e sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., fu riportata alle cronache della storia nel Settecento grazie alle esplorazioni borboniche.
Attualmente la gran parte del parco archeologico visitabile è costituita, ad eccezione delle terme e della palestra, da abitazioni private di età imperiale, caratterizzate da una grande varietà tipologica: case con impianto tradizionale, caseggiati plurifamiliari, grandi residenze che sviluppano parte dei loro quartieri in posizione dominante sul mare ed a cavallo delle mura.
La città romana di Ercolano, distrutta e sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., fu riportata alle cronache della storia nel Settecento grazie alle esplorazioni borboniche. Provvisto di mura modeste, il centro abitato fu costruito su un pianoro vulcanico a strapiombo sul mare posto ai piedi del Vesuvio, limitato sul lato orientale e su quello occidentale da due torrenti; due insenature fluviali vi costituivano approdi naturali e sicuri.
Le dimensioni della città erano in realtà piuttosto modeste: è stato ipotizzato che la superficie complessiva racchiusa dalle mura fosse di circa 20 ettari, della quale sono ora visibili a cielo aperto circa 4,5 ettari, per una popolazione di circa 4000 abitanti. Nonostante la storia plurisecolare, dunque, gli scavi hanno rimesso alla luce solo una parte della città antica, cosicché gran parte dell’antica Herculaneum rimane ancora sepolta sotto terra, custodendo tra l’altro tutta l’area forense, gli edifici sacri e civili con i loro preziosi arredi ed apparati decorativi.
Attualmente la gran parte del parco archeologico visitabile è costituita, ad eccezione delle terme e della palestra, da abitazioni private di età imperiale, caratterizzate da una grande varietà tipologica: case con impianto tradizionale, caseggiati plurifamiliari, grandi residenze che sviluppano parte dei loro quartieri in posizione dominante sul mare ed a cavallo delle mura.
