
Corbara
Descrizione
Le prime tracce di abitato risalgono al II secolo a.C., forse in riferimento alla temporanea dispersione degli abitanti di Nuceria Alfaterna in seguito alla distruzione della città da parte di Annibale nel corso della seconda guerra punica (216 a.C.). Corbara venne citata per la prima volta, con il nome di "Corvara" o "Corbaru" nel novembre del 1010 in un atto del Codex diplomaticus Cavensis. Nel novembre 1042 è menzionata una zona tra Sant'Egidio del Monte Albino e Corbara, chiamata gorga de lupenum: l'attuale Vena del Lupo. Del 1045 è invece un secondo documento che menziona una strada tra Corbara e Tramonti.
Stemma dell'Universitas Corbariensis, esistita dal 1570 al 1806
Sviluppatosi prevalentemente il borgo della Sala, il casale di Corbara fece amministrativamente parte della civitas Nuceriae, la confederazione di casali sorta dopo la distruzione della città di Nocera da parte di Ruggero II di Sicilia nel 1137 e fino alla seconda metà del Cinquecento (intorno al 1570) appartenne all'università di Sant'Egidio, insieme ai villaggi di Sant'Egidio e di San Lorenzo, e dipendeva anche dal punto di vista religioso dall'Abbazia di Santa Maria Maddalena in Armillis di Sant'Egidio del Monte Albino. Successivamente si costituì in università autonoma e fece parte della città di "Nocera dei Pagani", e nello specifico faceva parte della Nocera Sottana insieme alle università di Pagani, Sant'Egidio del Monte Albino e Barbazzano, università che eleggevano ogni anno il proprio "sindaco particolare", coadiuvato da due "eletti" e dai "razionali" (revisori di conti); gli abitanti di Nocera Sottana eleggevano quindi un "sindaco universale", che insieme ai due eletti da quelli di "Nocera Soprana" formava una sorta di triumvirato che reggeva la confederazione della città di Nocera dei Pagani.