
Battipaglia
Descrizione
Precedentemente compresa nei territori della Magna Grecia in ragione della vicinanza all'insediamento di Poseidonia, l'area municipale, analogamente al resto della costa tirrenica meridionale, fu sede di insediamenti strategici durante le epoche tardo-repubblicana e imperiale romane.
Scavi archeologici hanno portato alla luce numerosi reperti risalenti indicativamente al III secolo a.C., appartenenti ad almeno due ville. Una di queste era situata nelle immediate vicinanze della costa (in località Spineta), verosimilmente parte di un più ampio complesso termale. L'altra, invece, era collocata internamente (nei pressi dell'odierno cimitero) e fungeva da collegamento tra le colture di cereali nella pianura e le coltivazioni collinari di ulivi e vigneti. La presenza di insediamenti romani è stata ulteriormente corroborata dalla scoperta di una necropoli probabilmente databile al III secolo d.C. in prossimità dell'odierno centro urbano.
Sebbene tre piccoli nuclei abitativi fossero già presenti sin dal XIII secolo (uno vicino al castello, uno vicino al Tusciano e un altro vicino alla chiesa di San Mattia), l'abitato attuale nacque ufficialmente nel 1858 per volontà di Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie, come colonia agricola nel territorio comunale di Eboli.
Il Regno fece costruire le cosiddette "Comprese": 20 edifici per accogliere più di un centinaio di famiglie di terremotati provenienti dalla Basilicata e dalla provincia di Principato Citeriore. L'età prevista per gli abitanti era compresa tra i 25 e i 40 anni, essendo richiesta inoltre una rigorosa condotta politica e religiosa, oltreché una costituzione consona al lavoro. Ai nuovi abitanti vennero forniti i mezzi necessari per incentivare l'agricoltura e la bonifica di questa porzione di Piana del Sele, così come programmato dal barone Giacomo Savarese, direttore generale delle bonifiche.