Villa San Giovanni

Descrizione

L'area su cui sorge l'attuale abitato di Villa San Giovanni (anticamente identificata come Cenidéo, dal Capo Cenide) ricoprì un ruolo strategico dal punto di vista economico e militare per le popolazioni che si avvicendarono nel dominio del Mediterraneo già dall'epoca magnogreca. Infatti qui era situato il Trajectum Siciliæ (in latino Passaggio verso la Sicilia), presso il sito dell'antica Colonna Reggina, da dove si attraversava lo Stretto per raggiungere l'isola.
Un centro abitato sito fra Pezzo e Cannitello, probabilmente legato alla presenza del tempio del dio Poseidone, è attestato già in un periodo precedente alle guerre puniche per servire i traffici (soprattutto romani) con la Sicilia, specialmente il trasporto del grano per la città di Roma. Il sito fu distrutto una prima volta durante la seconda guerra punica, intorno al 214 a.C., dal generale cartaginese Annone. Successivamente ricostruito, verso l'anno 36 a.C. fu di appoggio a Ottaviano nella sua guerra contro Sesto Pompeo; riporta infatti Appiano che qui il futuro imperatore si fermò, si fece curare e fece stanziare le sue truppe.
L'insediamento ebbe fine presumibilmente nel V secolo, forse distrutto da popolazione barbariche giunte sino allo Stretto per assediare Reggio, forse per opera di Alarico, che nel 412 dopo aver preso Reggio tornò indietro trovando la morte nei pressi di Cosenza. Da questo momento in poi non si hanno più tracce nella storia del sito.
Secondo quanto riferisce lo storico villese Luigi Nostro, negli anni successivi alla fine dell'Impero Romano d'Occidente, presso l'attuale quartiere di Pezzo sorse un nuovo centro abitato, chiamato Cene, che però subì un rapido abbandono fra l'850 e l'870 a causa delle incursioni saracene. I suoi abitanti fondarono Cenisio nell'entroterra pre-aspromontano, città che lungo il Medioevo cambierà il suo nome in Fiumara di Muro o dei Mori (l'attuale Fiumara).[4] Da allora in poi, il territorio compreso fra Cannitello e Catona lungo la costa e sino a San Roberto nell'entroterra appartenne alla Signoria di Fiumara di Muro.

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