San Lucido

Descrizione

Sulla base delle analisi dei reperti archeologici ritrovati in Contrada Palazzi (ora Petralonga) è possibile ipotizzare che San Lucido fosse stato un avamposto greco sul Tirreno (forse l'antica Temesa) fino all'arrivo dei romani, retrodatando di fatto l'origine dell'insediamento al V-IV secolo a.C.
L'origine dell'attuale nome è ancora in fase di studi. Alcuni studiosi volevano legare questo nome a quello di san Lucido di Aquara, altre fonti invece parlano di un avamposto bizantino dedicato a sant'Aniceto. Al nome di San Lucido sono legate le figure del cardinale Fabrizio Ruffo, di G.B. Moscato, clerico e letterato, Antonio Manes, insigne giurista, e del barone Lorenzo Franchino Staffa, cavaliere della legione d'onore di Napoleone. Nel 1092 Ruggero, duca di Calabria, donò il paese all'arcivescovo di Cosenza Arnolfo II, il quale abbellì l'abitato con una serie di monumenti. Dal 1487 fu feudo successivamente delle famiglie de Sangro, Carafa, Della Tolfa e Ruffo, che lo tenne fino al 1806. Il castello di San Lucido è appartenuto ai principi Ruffo di Calabria, antenati di Paola Ruffo di Calabria, regina dei Belgi come consorte di Alberto II; nel 1744 vi nacque il cardinale Fabrizio Ruffo, capo dell'Esercito della Santa Fede (o Sanfedista). Fra le chiese degne di menzione figurano San Giovanni Battista, l'Annunziata ed il Rosario. Dal 1811 è comune autonomo.

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