
Lamezia Terme
Descrizione
Lamezia Terme è formalmente un agglomerato abbastanza recente, poiché il comune è stato costituito il 4 gennaio 1968, per volere del senatore nicastrese Arturo Perugini, dall'unione amministrativa di tre centri abitati, che, prima di tale data, costituivano comuni a sé stanti (Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia Lamezia)[3], e che oggi sono considerati dei veri e propri quartieri. La storia di Lamezia Terme comprende, quindi, quelle dei tre ex comuni, i cui territori erano abitati anche molti secoli prima che questi centri sorgessero. Esistono reperti archeologici che testimoniano la presenza nel suo territorio di comunità del periodo italico e del periodo magno-greco.
Nel territorio lametino, secondo alcuni autori, sorgeva l'antica città greca di Terina, fondata da coloni provenienti da Crotone nel V secolo a.C. Secondo tali autori i primi indizi materiali si hanno nel 1865, quando, in contrada Terravecchia, vennero casualmente ritrovati un diadema d'oro e un tesoro di gioielli risalenti al III secolo a.C., che alla fine dell'Ottocento furono poi venduti al British Museum di Londra. Nella zona di Sant'Eufemia Vetere sono stati ritrovati a più riprese numerosi tesoretti monetali. Su alcune di queste monete è raffigurata la sirena Ligea, il cui corpo, secondo la tradizione riportata da Licofrone[8], naufragò presso Terina dopo aver tentato di ammaliare Ulisse, e qui ricevette sepoltura da alcuni naviganti, nelle vicinanze del fiume Ocinaro (l'attuale Bagni). Nel 1955, invece, in contrada Cerzeto, durante lo scasso di una vigna, fu rinvenuta casualmente un hydria a figure rosse, decorata con scene di gineceo e databile al primo quarto del IV secolo a.C. L'oggetto è conservato nel Museo Archeologico Lametino.