Tito
Descrizione
L'abitato sorgeva originariamente in un luogo molto più elevato, a nord-est del Monte Carmine nei pressi dell'attuale zona industriale sulle alture a sud della Piana di Santa Loja, abbandonato a causa della distruzione completa del paese dovuta alla guerra nei pressi dell'attuale zona industriale sulle alture a sud della Piana di Santa Loja (come riportato da Tito Livio) . A seguito della distruzione dello stesso, i titesi si divisero in due parti: una parte si spostò verso la zona chiamata "Piano della Chiesa", a nord-est della Torre di Satriano; l'altra si fermò nei pressi della riva del fiume Noce, nella località detta "In piedi alla terra" o Fiumara, dove sorge l'attuale cittadina. La popolazione si incrementò anche grazie alla distruzione della non lontana Satrianum, della quale sono presenti importanti resti archeologici.
Anticamente la zona della Torre di Satriano era sotto il controllo di una comunità di agricoltori e guerrieri, che erano tra i più importanti esponenti di un élite ricca, collegata con le società magnogreche più vicine. Anche nei secoli successivi si afferma l'importanza di questo luogo, dato che anticamente sorgeva un santuario dedicato alla dea Mefitis. Tutto questo si collega alle origini del paese e del suo nome. Uno dei primi nomi utilizzati "Teiodes", che significa "solforoso" di zolfo; potrebbe attribuirsi alla presenza delle numerosi sorgenti di acqua sulfurea, diventato poi Tito per lenta trasformazione. Ma il nome potrebbe dervare anche da "tutus" o "titulus", dal latino, che può avere diversi significati: soldato, confine, riferito alla zona di confine tra governatorato bizantino e principato di Salerno.