Il mestiere del musicista di banda: tra cultura, formazione e identità civile
Descrizione
Le bande musicali hanno origini remote, fin dai primordi sono sempre state parte integrante della comunità nelle quali sono state istituite, scandendo i “ritmi sociali”. Basti pensare alle processioni e feste religiose e comunitarie, alle celebrazioni civili e patriottiche, accompagnando sia i momenti di gioia che quelli dolorosi di una comunità, rappresentandone uno degli aspetti identitari più caratterizzanti.
Si tratta di un fenomeno antico e variegato che ha saputo declinarsi in modalità e strutture differenti a seconda dei territori e delle tradizioni locali, conservando sempre la missione sociale e culturale.
Nel periodo risorgimentale, le bande musicali ebbero un forte incremento, divenendo portatrici non solo della promozione della musica tra il popolo, ma anche nella costruzione dell’identità nazionale, attraverso un repertorio fatto di marce, inni, trascrizioni d’opera e canti popolari. In questo contesto, la figura del musicista di banda si è progressivamente professionalizzata, trasformandosi da dilettante autodidatta a esecutore erudito, spesso istruendo, unitamente ai conservatori e alle scuole municipali di musica, le giovani generazioni.
Hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani, assumendo anche una funzione educativa non solo musicale, ma anche sociale e identificativa.
Ed è sempre grazie alle bande se, nei secoli scorsi, anche chi non poteva certo permettersi di andare a teatro per ascoltare i grandi concerti, ha potuto fare la conoscenza, ad esempio, delle celebri arie di un Verdi.
Nel tempo hanno rappresentato luoghi di lavoro musicale strutturato, con regole, divise, prove settimanali, direttori e repertori ufficiali: veri e propri mestieri della musica.
La presente esposizione documentaria intende raccontare, attraverso fonti d’archivio, spartiti originali e materiali d’epoca, il ruolo centrale delle bande musicali e della musica popolare nella vita culturale e sociale italiana tra la seconda metà dell’Ottocento e il Novecento.
La mostra si articola intorno a preziosi materiali provenienti dal Fondo Prefettura – Affari Generali e dall’Archivio privato Pedio: il fascicolo per l’istituzione della Banda Musicale di Potenza, la regolamentazione della divisa della banda musicale di Roccanova e un figurino per la banda musicale di Rotonda. Dal fondo Pedio: spartiti di canti popolari lucani; un autografo con note musicali tratte dal libretto Atala, musicato da Giuseppe Miceli; libretto originale di un’opera di Giuseppe Verdi del 1863, testimonianza della diffusione dell’opera lirica nel repertorio bandistico.
- Tipologia
- Esposizione/Mostra
- Ospitato da
- Potenza (PZ)
Dettagli evento
Data | Orario inizio | Orario fine | Salva evento |
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21/06/2025 | 09:00 | 13:00 | GoogleiCal |
Posizione
- Indirizzo
- Archivio di Stato di Potenza, Via Nazario Sauro, Santa Croce, Potenza, Basilicata, 85199, Italia
- Organizzatore
- Potenza - Archivio di Stato