Paterno
Descrizione
Nella fase di transizione dall'età della pietra lavorata a quella del bronzo (eneolitico), sull'altura della Civita, tra il XIV e l'XI secolo (A.C.), abitarono pastori transumanti appartenenti alla cosiddetta cultura appenninica. Appartenenti allo stesso ceppo etnico degli abitatori di Murgia Sant'Angelo di Moliterno, attraverso le valli fluviali interne, operarono una serie di scambi con il Vallo di Diano e con la costa ionica. Ne sono testimonianza i rinvenimenti ceramici che associano agli elementi decorativi del Puntinato quelli spiraliformi della cultura greca.
In epoca romana numerosi insediamenti a carattere sparso sorsero nella sottostante pianura e videro la presenza di alcune ville patrizie. Di una di esse sono stati ritrovati i resti in località Aggia. L'abbondanza delle acque favorì il concentrarsi della popolazione soprattutto nel rione "Tempa", dove successivamente venne costruita la chiesa matrice. Le orde saracene che, sul declinare del I millennio, distrussero Grumentum, costrinsero anche gli abitanti di Paterno ad aggregarsi a quelli di Marsico Nuovo e Marsicovetere.