Matera - Musei nazionali
Il materiale conservato nel museo è suddiviso principalmente in cinque diverse sale. Vi è innanzitutto la sezione preistorica, la più tipica. Qui troviamo materiale risalente al paleolitico, come ad esempio frecce, giavellotti ed asce, rinvenuto in diverse località della Murgia Materana, ed in particolare presso la grotta dei pipistrelli; successivamente vi sono le testimonianze provenienti dai villaggi trincerati di epoca neolitica rinvenuti nelle località di Tirlecchia, Murgia Timone, Murgecchia e Serra d'Alto. Quest'ultima località è nota per la presenza del tipo di ceramica detta appunto di Serra d'Alto, caratterizzata da vernice bruna e motivi geometrici complessi.
La presenza di tali villaggi risalenti al neolitico testimonia l'introduzione dell'agricoltura e lo stabilirsi della popolazione, che in epoche precedenti era nomade, in insediamenti stabili. Infine vi sono ritrovamenti risalenti all'età del bronzo, tra cui le tombe di Murgia Timone.
Vi sono poi due sale in cui sono esposti gli oggetti provenienti dai centri situati nelle valli dei due principali fiumi dell'area materana, la valle del Basento e la valle del Bradano: alla prima appartiene la documentazione proveniente dai centri antichi corrispondenti alle attuali Pisticci, Ferrandina, Pomarico, Garaguso e Calle di Tricarico; in particolare da quest'ultimo sito provengono materiali di una necropoli romana, da Pisticci i corredi delle tombe a tumulo dell'età del ferro e i materiali di necropoli arcaiche e del V secolo a.C., tra cui i vasi a figure rosse del Pittore di Pisticci; dagli altri centri provengono materiali delle sepolture di un lunghissimo arco di tempo.