Matera - Musei nazionali di Matera DRM Basilicata
Con il Decreto Ministeriale n. 53 del 9 febbraio 2024 “organizzazione e funzionamento dei Musei statali” il Museo nazionale di Matera cambia denominazione assumendo la dicitura di “Musei nazionali di Matera”.
Istituito, come Museo dotato di autonomia speciale, con il DPCM 2 dicembre 2019, n. 169, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 16 del 21 gennaio 2020 I Musei nazionali di Matera nascono dall’unione di due istituzioni museali esistenti: il Museo Archeologico nazionale Domenico Ridola e il Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi.
In seguito, con il Decreto n. 49 del 13 luglio 2022, viene annesso anche il complesso monumentale composto dall’Ex Ospedale di San Rocco e dalla Chiesa del Cristo Flagellato.
Il Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi è stato inaugurato il 6 maggio 2003, al termine dei lavori di restauro dell’edificio, per presentare l’attività della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici che aveva sede nel palazzo dal 1979. Il progetto intendeva proporre il grande lavoro di inventariazione e catalogazione, di ricerca e di studio, di recupero e restauro delle opere d’arte del territorio e proporsi non solo come luogo di raccolta ed esposizione, ma anche come organismo vivo e vitale, spazio di incontro, casa comune aperta a tutti, realtà accogliente e integrata nel tessuto sociale.
Il Regio Museo Domenico Ridola fu istituito il 9 febbraio 1911 con Legge del Parlamento (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia il 25 febbraio 1911). La Legge approvava la cessione gratuita allo Stato, da parte dell’illustre medico, archeologo e senatore Domenico Ridola, della sua raccolta archeologica, dapprima ospitata in quattro ambienti del Regio Liceo Classico “E. Duni” e successivamente trasferita nell’ex convento di Santa Chiara, concesso dal Comune di Matera in perpetuo allo Stato.
