Spoltore
Descrizione
I numerosi ritrovamenti archeologici sparsi nel territorio comunale hanno permesso di ricostruire la presenza umana già dalla Preistoria a Cavaticchio e sui terrazzamenti della sponda settentrionale della Val Pescara. In particolare la tomba a fossa del III millennio a.C., emersa durante gli scavi di un sito archeologico di una fornace romana a Santa Teresa, testimonia la presenza di una popolazione stanziale, praticante il culto dei morti, la pastorizia e l'agricoltura. Altre tombe del IV-III secolo a.C. rinvenute sulla collina di Casaccio, punto di snodo viario tra i vari abitati italici dell'area, attestano la presenza del popolo Vestino anche grazie a una corazza bronzea a tre borchie del IV secolo a.C. emersa da una tomba e conservata a Pescara nel Museo delle genti d'Abruzzo.
Per quanto alcuni resti emersi di lapidi, parti di colonne e pavimenti accreditino una presenza romana nel territorio, l'abitato si è andato costituendo solamente in età altomedievale in seguito all'insediamento longobardo. Secondo alcune teorie il centro storico di Spoltore potrebbe coincidere all'agglomerato centrale dell'antico municipium romano di Angulum. L'esatta posizione della città romana non è mai stata definita, e questo parrebbe suggerire che al nome di Angulum rispondesse un insieme di insediamenti sparsi su un più vasto territorio nelle colline pescaresi. Le prime menzioni del paese sono del 972, e all'avvento dei normanni divenne pertinenza della contea di Loreto, per poi venire in seguito infeudato a diversi casati. Nel 1496, col titolo di baronia, venne concesso a Ferdinando Castriota detto Manfredino, la cui famiglia vi esercitò pieno potere per i successivi cinquanta anni, durante i quali l'impianto urbano assunse le fisionomie contemporanee.