Sant'Omero

Descrizione

In epoca romana il territorio ebbe un periodo di grande floridezza grazie all'insediamento di varie famiglie nobili, con l'edificazione di due grossi agglomerati: Castrum Rufi (i cui resti sono ancora oggi visibili) con i possedimenti di Lucio Tario Rufo da cui deriva il toponimo dell'attuale frazione di Garrufo e Vicus Stramentarius.
Fortificata alla caduta dell'Impero Romano, dal 1154 fu feudo di Gualtiero di Rinaldo e possedimento degli Acquaviva di Atri dal 1528 al 1639. Nel 1644 fu possesso degli Alarcon y Mendoza, Marchesi della Valle Siciliana fino all'inizio dell'Ottocento. Fino al 1860 era quindi parte integrante del territorio del Regno delle Due Sicilie, per passare poi al Regno d'Italia.
Nel centro abitato si segnala la chiesa barocca di Sant'Antonio Abate.

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