
Filetto
Descrizione
Il centro è sempre dipeso dal castello di Orsogna della famiglia De Lecto, originaria dell'antica Anxanum (Lanciano), zona anche tratturale dei commerci della lana. La leggenda ruota attorno a un reperto medievale trovato da un contadino, con inciso "Filius Electus" della famiglia De Lecto, da cui probabilmente anche il nome attuale, uno dei figli di questa famiglia potrebbe aver fondato il primo nucleo abitativo. Nel 1283 la diocesi di Chieti segnala in un atto l'abbazia locale di Santa Maria di Viano, oggi Santa Maria del Soccorso. La leggenda vuole che la chiesa fosse stata costruita dai cavalieri Templari. Nel 1296 il feudo fu donato da Carlo d'Angiò a Bertrande Bens di Provenza. Successivamente vi si alternarono la dinastia aragonese e quella spagnola.
Le origini di Filetto risalgono all'edificazione del borgo fortificato sopra un minuscolo abitato, di cui si conservano mura in opus reticulatum, presso Colle dei Saraceni. Nella campagna tra Filetto e Casacanditella inoltre un contadino ha rinvenuto un timbro con riprodotta una navicella, e l'iscrizione ROMA OMNIBUS FELICIOR, probabilmente si trattava della navicella di San Pietro, e alcuni ipotizzano potesse provenire da un'abbazia che sorgeva da quelle parti, ma si tratta solo di ipotesi. I monaci benedettini avrebbero fondato tre chiese nel luogo fortificato di Filetto, San Martino e Casacanditella; le leggende sulle origini dello stemma fanno ipotizzare che sia la mano del celebre Muzio Scevola.