I promotori
Un grande evento che porti la musica in ogni luogo. Ogni tipo di musica. Ogni tipo di luogo. Parchi, musei, luoghi di culto, carceri, ambasciate, ospedali, centri di cultura, stazioni ferroviarie, metropolitane ma soprattutto strade e piazze del nostro meraviglioso Paese, saranno lo scenario della ‘nostra’ Festa.
Dall'edizione 2016 il MIC (Ministero della Cultura) ha deciso di dare un forte segnale per la promozione di una delle Feste più affascinanti che la cultura possa offrire. La Festa della Musica. Una festa che, come avviene in altre parti d'Europa, coinvolga in maniera organica tutta l’Italia trasmettendo quel messaggio di cultura, partecipazione, integrazione, armonia e universalità che solo la musica riesce a dare. Un grande evento che porti la musica in ogni luogo. Ogni tipo di musica. Ogni tipo di luogo. Parchi, musei, luoghi di culto, carceri, ambasciate, ospedali, centri di cultura, stazioni ferroviarie, metropolitane ma soprattutto strade e piazze del nostro meraviglioso Paese, saranno lo scenario della ‘nostra’ Festa.
Un grande evento che coinvolga enti locali, accademie, conservatori, scuole di musica, università. Solisti, cori, orchestre, gruppi e bande musicali, in una parola tutti coloro che fanno musica sia dal punto di vista professionale che amatoriale. Italiani, stranieri e nuovi italiani. ‘In piazza è tutta un’altra musica!’ sia da soli che in gruppo. Dal Nord a Sud passando per le isole, coinvolgendo quei luoghi magici che rappresentano il fiore all’occhiello del sistema Paese, i beni culturali italiani che il MIC metterà a disposizione della musica.
Durante il Solstizio d’estate abbiamo fortemente voluto che ad aprire o chiudere questa nuova affascinante stagione siano i giovani. Con le loro passioni, con le loro capacità, con la loro creatività. Da quest’anno e negli anni a venire l’appuntamento con loro sarà nella città Capitale della Cultura.
Per realizzare un progetto così ambizioso che vuole diventare appuntamento fisso e non episodico c'è bisogno del massimo coinvolgimento di tutti.
Ti aspettiamo Il 21 giugno.
A questo si aggiunge la nuova iniziativa della Commissione europea Music Moves Europe, la musica muove l’Europa, con azioni volte a promuovere la sostenibilità, la diversità e la competitività dell’ecosistema musicale europeo. L’obiettivo è fare in modo che le industrie culturali e creative possano non solo ripartire ma diventare “a prova di futuro”, ossia più forti e resilienti. La Commissione europea resta al fianco delle industrie culturali e creative, e del comparto musicale in particolare. La musica è cultura e la cultura è parte dell’identità comune europea e contribuisce alla ricchezza della vita quotidiana di noi cittadini dell’Unione.
In varietate concordia.
Per tutto questo l’Italia è il luogo ideale per raccogliere e trasformare l’invito alla Festa della Musica. Chiunque può esibirsi nelle strade e nelle piazze della città, suonando, cantando, da solo o in gruppo, organizzandosi o così come viene. Lo spirito vero della Festa è proprio questo apparire pubblicamente, spontaneamente, di tutti quelli che suonano per il proprio piacere o di chi coltiva idee anche più ambiziose, sfruttando l’occasione per farsi notare. Tutte le Associazioni, tutte le scuole, tutti i locali, le discoteche, le librerie che usano la musica abitualmente o occasionalmente sono invitate ad occupare uno spazio della città per fare e far fare musica. La Festa si concluderà con i concerti organizzati che saranno solo il momento delle aggregazioni ultime, rimanendo invece le performance spontanee il vero cuore dell’evento.
In questi anni l’AIPFM ha del resto sperimentato direttamente, nella pratica, che la musica può essere, è elemento connettivo, aggregante, polo attrattivo. Un insieme di eventi, pensati e realizzati come tali, forma effettivamente una catena che disegna un tessuto di percorsi e di stazioni che può trasformare, ridisegnare un ambiente, una città, un Paese. La scelta di siti di stili se da una parte concentra selezioni omogenee, dall’altra può fare incontrare, incrociare, sovrapporre utenze diverse, creare miscele sperimentali. Scenari inimmaginabili senza l’intervento di un catalizzatore così potente come la musica.
Questa struttura invisibile, come la città dei nastri di Calvino, diventa un intero Paese il cui tessuto connettivo è solo la musica e gli eventi a lei collegati.
Marco Staccioli
Presidente AIPFM